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Il paese del Golfo, governato da giovani leader con alta propensione al rischio, useranno gli ingenti capitali a disposizione per trasformare il paese in hub dell’innovazione

Il Fondo Sovrano Saudita PIF è attualmente il sesto più grande al mondo, con capitali che ammontano a 777 miliardi di dollari, ma l’obiettivo ambizioso è di raggiungere i 1.000 miliardi di dollari entro il 2025. Guidato dal principe ereditario Mohammed Bin Salman, rappresenta il principale veicolo finanziario per portare avanti la Visione 2030, la strategia di trasformazione economica progettata per diversificare l’economia saudita e generare occupazione e prosperità per la giovane popolazione.

Il PIF sta investendo principalmente in sport, turismo, energia pulita, città intelligenti ed AI. Proprio sull’intelligenza artificiale l’Arabia Saudita sta puntando per innovarsi ed aumentare la la propria competitività rispetto al resto del mondo. Promuovendo l’innovazione dal basso (ovvero rafforzando le capacità locali di AI), il paese vuole garantire che l’intelligenza artificiale sia pienamente integrata nelle strategie di sviluppo e nel contesto sociale.

Qui non parliamo di astratto ma di investimenti concreti e reali che riguardano progetti che già si possono toccare con mano come la creazione della Saudi Data and Artificial Intelligence Authority (SDAIA) e il lancio delle città intelligenti come NEOM e Quiddya. Proprio NEOM è un progetto fondamentale della Vision 2030, un’innovativa città intelligente a emissioni zero da 500 miliardi di dollari che sarà operativa nel 2027. Ha il potenziale per rendere l’Arabia Saudita un hub globale tecnologico, attraendo talenti tecnologici ed investimenti considerevoli.

Per garantire il successo di NEOM, il Governo intende formare oltre 20.000 specialisti di AI e Machine Learning entro il 2030. A questo fine, PIF ha stanziato 15 miliardi di dollari per l’intelligenza artificiale nei prossimi cinque anni e Alat, una società di investimento controllata dal PIF, investirà 100 miliardi di dollari entro il 2030 per promuovere le tecnologie e ridurre la dipendenza dal petrolio nel paese.

Nel 2024 si attendono investimenti globali di circa 150 miliardi di dollari con i sauditi che controlleranno almeno una fetta del 10%. Inoltre, secondo PWC, nella regione medio-orientale, l’intelligenza artificiale genererà 320 miliardi di dollari di output economico entro il 2030, con un contributo previsto dall’Arabia Saudita pari a 135,2 miliardi di dollari.

In conclusione, l’Arabia Saudita si impegna fortemente a emergere come uno dei leader globali nell’intelligenza artificiale, integrando questa tecnologia nel tessuto stesso delle sue attività economiche. Tutto questo con le enormi risorse finanziarie derivanti dal settore petrolifero e la determinazione di giovani sauditi che non hanno paura di assumersi dei rischi potenziali come può essere il settore dell’AI dalle mille potenzialità ma anche dalle molteplici zone d’ombra.